La vera storia del mondo.

 
La leggerezza della comicità sarà il fil-rouge che attraversa il racconto, un lungo percorso che prende il via dalla prima particella che generò il mondo. In scena, ventidue clown condurranno lo spettatore in un vorticoso viaggio attraverso una Natura che, straordinaria, incanta e che, beffarda, inganna. Il paradosso del Big Bang, il nulla che genera il tutto, è il grandioso prologo che apre a una serie di racconti per una storia tutta da ridere. Personaggi e popoli si susseguono sul palcoscenico per narrare l’assurdo spettacolo del mondo: Alessandro Magno e Aristotele, gli Elvetici e gli Indiani d’America fino al dialogo che vedrà protagoniste un’ape e una psicologa. “E a questo punto – aggiunge Jacopo Fo – viene il dubbio che l’universo stesso sia una barzelletta, creata apposta per farci divertire. E forse è il ridere l’energia che fa girare i pianti e incendia le stelle”.
La vera storia del mondo.
La leggerezza della comicità sarà il fil-rouge che attraversa il racconto, un lungo percorso che prende il via dalla prima particella che generò il mondo. In scena, ventidue clown condurranno lo spettatore in un vorticoso viaggio attraverso una Natura che, straordinaria, incanta e che, beffarda, inganna. Il paradosso del Big Bang, il nulla che genera il tutto, è il grandioso prologo che apre a una serie di racconti per una storia tutta da ridere. Personaggi e popoli si susseguono sul palcoscenico per narrare l’assurdo spettacolo del mondo: Alessandro Magno e Aristotele, gli Elvetici e gli Indiani d’America fino al dialogo che vedrà protagoniste un’ape e una psicologa. “E a questo punto – aggiunge Jacopo Fo – viene il dubbio che l’universo stesso sia una barzelletta, creata apposta per farci divertire. E forse è il ridere l’energia che fa girare i pianti e incendia le stelle”.
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