Fino a che punto la fotografia è solo strumento di documentazione e testimonianza e, non anche e soprattutto, di ricordo e rinascita? La gioia sottile di appartenenza e possesso che alcune fotografie ci donano, opposte all'indifferenza e avversione che altre immagini ci suscitano, da cosa sono generate? Sono domande a cui, attraverso il pensiero poetico di Eugenio Montale e Marcel Proust, e la riflessione teorica di Roland Barthes, e l'indagine di concetti come studium e punctum, si cerca di rispondere.
Regia
Giulia Vannucci
Soggetto
Giulia Vannucci, Lorenzo Giovannetti